Celebrare il centenario di Vittorio Gassman attraverso una grande mostra, la prima a lui dedicata, significa rendere omaggio a un protagonista dello spettacolo e della cultura, un gigante del Novecento profondamente radicato nell’immaginario collettivo, uno dei personaggi italiani più amati dal pubblico.
Campione di talento, versatilità, perfezionismo maniacale e carisma, Vittorio Gassman è stato attore, regista, scrittore, maestro, innovatore dotato di una cultura smisurata, eccellente tanto sul versante drammatico quanto nella commedia. La sua è stata una carriera eclettica in grado di spaziare tra cinema, teatro, tv, poesia. Rendendo possibile il miracolo di cui sono capaci solo i grandi: coniugare la cultura alta con lo spettacolo popolare.
Attraverso materiali privati inediti e testimonianze professionali, immagini e materiali audiovisivi di prima mano, curiosità e oggetti personali, la mostra ripercorre l’intera parabola umana e artistica di Vittorio Gassman che per tutta la vita inseguì l’eccellenza in tutti i campi, compreso lo sport.
E racconta nei dettagli la sua carriera, la famiglia, le donne, i figli, le utopie, i premi, i trionfi e le criticità, mai nascoste ma vissute dall’attore come tappe, sia pure dolorose, del proprio percorso.
Gassman era nato a Genova, a Struppa. E a Genova è stato protagonista di spettacoli memorabili come quello in occasione delle Colombiadi nel 1992, Ulisse e la balena bianca, le cui scene furono curate da un altro illustre genovese, Renzo Piano.
La mostra è quindi ricca di foto, oggetti, costumi, copioni, video, filmati, bozzetti e documenti: tutti materiali raccolti per raccontare, passo dopo passo, l’attore, il regista, lo scrittore, il maestro. L’esposizione è arricchita da numerosi prestiti istituzionali e privati che provengono, tra gli altri, dall’Archivio Storico Luce, dal Centro Sperimentale di Cinematografia, dall’Accademia Silvio D’Amico e dall’Archivio Centrale dello Stato.