Dall’11 novembre all’8 gennaio 2023, il Museo di Santa Giulia di Brescia ospita la prima personale in Italia dell’artista dissidente russa Victoria Lomasko. Attraverso le sue grafiche dal tono tagliente, Lomasko racconta la Russia: le sue riflessioni sui fatti degli ultimi mesi, le manifestazioni anti Putin e la popolazione emarginata.
La Fondazione Brescia Musei e il Comune di Brescia presentano, nell’ambito del Festiva della Pace, la mostra “VICTORIA LOMASKO. The Last Soviet Artist” a cura di Elettra Stamboulis. L’esposizione costituisce il terzo atto di un progetto intrapreso nel 2019 dalla Fondazione stessa riguardo il binomio tra arte e diritti umani. Gli interventi passati: Zehra Doğan, Avremo anche giorni migliori. Opere dalle carceri turche e La Cina è vicina. Opere di un artista dissidente di Badiucao.
Il carattere brutalmente realistico delle opere di Victoria Lomasko metterà lo spettatore davanti alle sfide di una nazione molto complessa.
I colori accesi e le immagini ricordano quella pittura sovietica già nota, che viene qui riproposta non in chiave propagandistica ma per narrare episodi di disobbedienza civile e portare l’attenzione su quella popolazione che vive negli spazi dimenticati della società. La mostra oltre alle grafiche dell’artista realizzate dal 2011 ad oggi, presenterà delle opere site-specific che saranno ideate da Victoria Lomasko appositamente per l’occasione e per la location del Museo di Santa Giulia.
Un luogo ricco di storia che dal 2011 è patrimonio mondiale dell’UNESCO, insieme al complesso monumentale di San Salvatore di cui fa parte.
Victoria Lomasko è nata a Serpukhov, un paese a sud di Mosca, nel 1978 ed è dal padre, operaio che agiva segretamente come artista provocatore, che ha trovato l’ispirazione per rappresentare il suo dissenso in forma artistica. È diventata un’artista di fama mondiale con la pubblicazione di due libri “Forbidden Art”e “Other Russias”, il suo lavoro più celebre uscito nel 2018 che narra la vita nella Russia di Putin, mai pubblicato in Russia. Ha ispirato ed è protagonista del documentario “The Last Soviet Artist” di Geraint Rhys.
Le sue opere sono state esposte al museo Reina Sofia di Madrid, che ha acquisito parte dell’archivio, a Basilea, a Londra ed ha partecipato a Documenta 2022 a Kassel.