Al Teatro Nuovo è possibile “immergersi” tra le opere dello street artist internazionale
In un mondo dove il personal brand è tutto, nulla attira l’attenzione più di chi rinuncia a propagandare la propria vera identità, nascondendosi dietro un semplice alias. Si parla di Banksy anche se nessuno sa chi sia realmente.
Così che questo nome è da sempre sulla bocca di tutti.
Fino al 30 giugno al Teatro Nuovo di Milano sarà visitabile “The world of Banksy – The Immersive Experience”, una mostra rigorosamente non autorizzata dall’artista, da sempre contrario alla mercificazione dell’arte. Attraverso 60 opere d’arte di proprietà privata in versione stampata e più di 30 murales a grandezza naturale, il percorso espositivo propone un ambiente esperienziale completamente calato dentro la visione dell’artista che ha fatto dell’anonimato assoluto la propria firma distintiva.
Al grido di “Copyright is for losers”, il suo segno avvolge letteralmente il visitatore che viene catapultato dentro un centrifugato iconografico delle maggiori contraddizioni della nostra società, con immagini e slogan dissacranti incisi negli scenari urbani più disparati. A tal punto che non è possibile resistere alla tentazione di scattarsi un selfie. Magari non ci si trova al Walled Off Hotel, l’albergo ideato e progettato da Banksy a Betlemme, ma le peculiarità del teatro e l’allestimento accurato della mostra garantiscono un potente effetto immersivo all’interno di una delle più importanti espressioni della Street Art globale.
La playlist è stata concepita dopo un ritiro creativo nell’Hotel di Bansky
Un gruppo di artisti selezionati provenienti da tutto il mondo è stato invitato a partecipare, tra cui Brian Eno, Mashrou Leila di Beirut, The Black Madonna, Roisin Murphy, il palestinese Samir Joubran del Trio Joubran, il violinista Akram Abdulfattah, Brixton EBS e FRED.