Gli itinerari di trekking da fare intorno alla collina torinese.
Ma vi ricordate quando chi pur di fare quattro passi dilazionava la spesa? «Tesoro oggi giornata impegnatissima: alle 9:30 devo andare a prendere il giornale, alle 11:30 il burro elle 12.30 le sigarette; sedano, tacchino e cereali ci pensi tu? Io ho un’ora per mangiare e poi ho solo tutto il pomeriggio libero per peperoni, fusilli e succhi di frutta per il bimbo.» Il tutto nella disperazione della moglie, che con i parrucchieri chiusi le ricrescite erano imperanti come l’erba nei parchi pubblici a maggio e le pieghe erano un lontano ricordo…
Insomma, facevamo di tutto pur di poter uscire.
I più intraprendenti si lanciavano in hobby come origami, e i più avventurosi sentivano il richiamo dell’autunno con escursioni sul balcone di casa, magari quello sul lato Nord per una fortunata raccolta di funghi.
L’inverno 2020 era arancio-rosso, così che il professore Daniele Regge crea su Facebook una pagina chiamata I sentieri della collina torinese, un modo per rompere la monotonia del quotidiano e dello smart working.
Il format della pagina è semplice: consigli su passeggiate e itinerari nella collina torinese. La passeggiata comincia per molti a sostituire il solito posto tra amici davanti ad un aperitivo, un modo per fare movimento, ed un ottimo momento per fare due chiacchiere.
Il gruppo funziona così: si decide un punto di partenza, un orario e via di passeggiata!
Per la prima passeggiata si sono trovati in tre allo start. Per la seconda in cinque, alla terza erano in dodici aumentando poi sempre di più.
La pagina ora vive da sola come gruppo chiuso con più di 600 iscritti.
Ho ascoltato qualche consiglio di Daniele per chi ama spendere qualche ora nella natura senza allontanarsi troppo dalla città.
Daniele si dimostra subito disponibile, il percorso che mi è sembrato essere il suo preferito è il numero 16.
Si parte dal Ponte Isabella (Corso Moncalieri), si sale per il Parco Leopardi, per arrivare a toccare il Parco San Vito fino a giungere al Parco della Rimembranza. Un sentiero perfetto per l’autunno e per buttarsi nei colori caldi della natura.
In zona Sassi vi aspetta un itinerario, della durata di un paio d’ore, che parte dall’ingresso di Villa Sassi per raggiungere un’altra entrata, quella della Città dei Ragazzi e di Villa Capriglio. Continua passando accanto a diverse ville come Villa Martina, Novarese di Moransegno, Villa Cannoe, fino ad arrivare a Villa Richelmy, dove dovrete fare una scelta: intraprendere il percorso stradale che porta direttamente a Superga o il percorso «avventura» che percorre il Rio Ravicchio (quello che vi consiglio).
Ma la collina torinese, pur non essendo un’aerea di natura incontaminata o di wilderness degna dei racconti dei più grandi scrittori americani come Jack London, riserva alcune sorprese piacevoli.
In una valletta dai fianchi boschivi, si può avere la sorpresa di trovare una cascata naturale! Quella del Rio Crivella tra Baldissero e Castiglione. Partenza da strada Valle Garavaglia, dopo circa 500 metri potrete posteggiare l’auto e imboccar una stradina in salita tenendovi sulla sinistra (itinerario 75-76). La natura vi riserverà un ambiente fresco e umido, tra muschio e felci gocciolanti per arrivare a una conca chiusa dove le acque formano una piccola pozza.
Ultimi consigli prima della partenza!
I percorsi sono sorprendentemente tanti; le ore di camminata si potrebbero accumulare ed essere contate in settimane, per questo vi consiglio di rivolgervi a Pro Natura Torino per ogni domanda relativa ai sentieri.
In aggiunta potrete anche munirvi di due App per avere sul telefono le piantine con tutti i percorsi: Wikilock e Komoot.
Insomma, panino nello zainetto, borraccia piena e bastone preferito in mano, inseguite la via «Lungi dall’uscio dal quale parte.»