Cosa hanno a che fare “Compenetrazione iridescente n.7 ”, dipinto nel 1912 dal pittore futurista Giacomo Balla con un uccello turaco in tassidermia? Oppure il Codex Florentinus del 1577, un manoscritto con disegni acquerellati (Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze) del frate francescano Bernardino da Sahagun con un’antica Bottiglia dal manico a ponte del Perù o un’installazione site specific dell’artista statunitense Cory Arcangel del 2022.
Si tratta di opere, oggetti e installazioni esposti al MUDEC, Museo delle Culture di Milano, nella mostra pluridisciplinare “Rainbow. Colori e meraviglie tra miti, arti e scienza” con pezzi che provengono dalle collezioni del museo e da prestiti internazionali.
Aperta fino a luglio 2023, la mostra è curata, insieme ai conservatori del Mudec, da Katya Inozemtseva, già curatrice al Garage Museum di Mosca, che ha lasciato la Russia dopo l’attacco all’Ucraina. Dedicata all’ arcobaleno in tutte le sue declinazioni – fenomeno naturale, spettro dei colori usati nell’arte, simbolo primordiale presente in tutte le antiche culture – l’esposizione fa parte del vasto progetto Rainbow, diffuso in più sedi e promosso dal MUDEC per esplorare i molteplici significati dell’arcobaleno e conoscerne origine e riflessi nella cultura contemporanea.
Fino all’estate numerosi sono gli appuntamenti con incontri, iniziative, eventi serali e mostre diffuse all’insegna del colore e delle sue mille sfaccettature.