A pochi passi dal Duomo si può visitare un museo unico nel suo genere, appena aperto e di cui non ne esistono pari al mondo.
Sfera di cristallo.
Un modo pseudo divinatorio di fraintendere il futuro!
Negli ultimi dieci anni quasi il 40% delle pagine web è scomparso e non è più consultabile, ma in generale nessuno sa quanto potrà durare ancora internet così come lo conosciamo.
All’ombra di questo interrogativo poco rassicurante, la sfera di cristallo di SugoNews più che predire ciò che accadrà, diventa magicamente retro-futurista e raccoglie la visione di un mondo perduto che ritorna alla carta, alla scrittura a mano e alle lavagne percorse da gessetti e cancellino.
Ha questo sapore il Museo dei Quaderni di Scuola che ha aperto da pochi mesi a Milano, in via Broletto a due passi dal Duomo, e conserva oltre 2500 documenti, soprattutto quaderni della scuola primaria e secondaria inferiore, provenienti da 36 Paesi, dal più antico del 1775 a quelli più recenti scritti nei primi anni Duemila. È un posto unico al mondo, visitabile solo su prenotazione a partire dai 9 anni di età (www.museoquaderni.it), nato dall’idea di Thomas Pololi, fondatore dell’associazione Quaderni Aperti, che sta lavorando a questo progetto da più di vent’anni insieme a una rete di centinaia di persone, impiegate in gran parte nella traduzione dei testi che poi vengono ordinati e digitalizzati. Il museo è uno spaccato incredibile dedicato alla storia e alla cultura dei bambini di ieri e di oggi – si va dai testi più divertenti e leggeri in cui i bambini magari si raccontano in prima persona a quelli in cui invece fanno la cronaca di cosa significasse per loro vivere sotto le bombe durante la Seconda guerra mondiale – e al tempo stesso è uno spazio per l’empowerment delle nuove generazioni.
Sarà la voce dei bambini a suggerirci cosa ci riserva il futuro? I quaderni milanesi sono lì ad attenderci e forse in mezzo a quelle parole scritte con la grafia tondeggiante di un tempo salterà fuori qualche risposta illuminante.