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 Tre film dentro uno, tre capitoli, viscerali, divertenti e affamati che nascono da un personaggio misterioso

La recensione di Ludovico Benedetto

Regia: Yorgos Lanthimos

Regia: Yorgos Lanthimos

Genere: Commedia - Drammatico, 2024

Genere: Commedia - Drammatico, 2024

Durata: 206 minuti

Durata: 164 minuti

Voto della redazione: 8/10

Voto della redazione: 8/10

Kinds of Kindness, il nono film di Lanthimos, segna un ritorno al passato. Nonostante la critica sia divisa tra chi afferma che nella pellicola si ritrovi la brutalità cinica e ironica del primo Lanthimos e chi la giudica come un mero esercizio di stile, non si può negare che Kinds of Kindness è un vento primaverile che fa qualcosa di coraggioso e insolito per il panorama hollywoodiano contemporaneo.

La gentilezza, il dolore fisico, l’amore, le mutilazioni, la pietà, la morte, il sesso, il sangue e l’istinto animalesco dell’essere umano si intrecciano con una dose massiccia di surreale e mitologico. Numerosi sono gli elementi che fanno riflettere in Kinds of Kindness e altrettanto numerosi sono gli interrogativi sorti tra gli spettatori. Tuttavia, ciò che ha suscitato più interesse è la figura di R.M.F: Chi è questa figura misteriosa che collega i tre episodi del film?

Tutte e tre le storie presentano la figura di R.M.F. nel titolo, ma ciò che viene mostrato è differente rispetto alla natura del soggetto, che appare soltanto per brevi istanti in ciascuno degli episodi. È chiaro che R.M.F. non sia il protagonista del film, ma diventa il motore e la connessione tra i vari episodi.

Nel primo episodio viene mostrato mentre riceve del denaro come retribuzione per diventare il bersaglio di particolari incidenti; alla fine, invece, è protagonista di una mistica risurrezione e lo si osserva intento a mangiare un panino. La caratterizzazione del personaggio è precisa, nonostante la sua presentazione sia minimale o pressoché assente: una camicia bianca, la pelle leggermente scura, mutismo e una folta barba.

Ma qual è il senso di questo personaggio all’interno del film? In realtà, in Kinds of Kindness non viene mai chiarito niente sulla sua figura: perché R.M.F. debba essere ucciso con un incidente automobilistico o perché venga resuscitato, esattamente come non si offre una spiegazione sui singoli episodi – un uomo che controlla dei sottoposti programmando la loro intera vita con “amore”, una moglie che in realtà è un’impostrice e che si sacrifica completamente per la sua metà e infine la dolce ricerca di una persona che possa resuscitare i morti – tutte queste situazioni vengono semplicemente date come verità assolute in una pellicola che non si pone troppe domande ma che ne crea molte nello spettatore.

L’unica cosa certa è che R.M.F. rappresenta il punto di contatto tra i tre episodi, quasi superando i limiti del racconto: viene prima ucciso e poi resuscitato all’interno del film. È una figura quasi ieratica per Lanthimos, che lo fa vivere oltre le narrazioni e gli permette di oltrepassare i confini dei singoli episodi, trascendendo lo spazio e il tempo.

Fotografo, scrittore e social media manager freelance. Realizza visual storytelling transmedia e recensioni sulla settima arte