Qualche sapore in più nella nostra rivista per il decennio appena iniziato
# Editoriale
Con l’ingresso negli anni ’20 il XXI Secolo è diventato un po’ più grande, le sfide che ci si pongono davanti sono sicuramente più complesse e sempre più immerse in un orizzonte planetario, ma il denominatore comune sarà sempre lo stesso: la trasformazione digitale.
I futurologi del passato hanno immaginato che nel 2020 saremmo andati su Marte o che saremmo stati assistiti da scimmie super intelligenti o ancora che ci saremmo involuti perché l’intelligenza artificiale avrebbe provveduto a tutte i nostri bisogni primari, pochi però hanno previsto la grande mole di dati che tutti noi saremmo stati in grado di produrre ogni giorno e il potere di chi sarebbe stato in grado di governarli. Secondo alcuni architetti degli anni’ 60 Torino avrebbe assomigliato un po’ di più a New York: una città verticale con grattacieli alti 120 metri e lunghi tapis roulant che avrebbero sostituito le strade in via Roma.
Nella realtà oggi c’è solo qualche monopattino in più e un pugno di droni che volano a San Giovanni. Rispetto a questi cambiamenti epocali, SugoNews si è assegnata un compito, puntando in primo luogo ad aumentare e migliorare in futuro l’integrazione tra cartaceo e digitale. Per questo nei prossimi numeri troverete nuove firme, un linguaggio più smart e aderente ai canoni delle nuove tecnologie, il supporto di una piattaforma web e di un canale instagram più sviluppati e maggiori possibilità di interazione tra i contenuti e il lettore attraverso l’utilizzo dei propri device.
Sarà un impegno non facile, ma continueremo a farci forza di una piccola verità: non esiste connessione al mondo più veloce della tavola dove ora siete seduti.
Fabrizio Vespa