Circolo della Musica – Rivoli
Io e Fizz stamattina ci siamo svegliati con i capelli ancora scompigliati. Ieri sera siamo stati al Circolo della Musica, ex Maison Musique, a Rivoli per il concerto degli I hate my village. Un progetto nato in modo spontaneo dalla collaborazione di 4 musicisti con la M maiuscola.
Ecco la formazione in campo:
Alberto ferrari (Verdena) – voce e chitarra
Fabio Rondanini (Calibro 35) – batteria
Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) – chitarra
Marco Fasolo (Jennifer Gentle) – basso
Lo show inizia con galli che cantano e galline che chiocciano a luci spente. Qualche minuto in questa atmosfera che probabilmente ha scelto Alberto Ferrari, avendo lo studio musicale in un pollaio, e si parte.
L’impatto sonoro è subito violento.
Io e Fizz perdiamo il controllo dei nostri capelli come quando passa un freccia rossa e tu sei troppo vicino alla benedetta linea gialla.
In effetti la metafora calza a pennello, gli I hate my village sono un treno di ritmiche trascinanti guidato dal groove esagerato di Fabio Rondanini alla batteria, che porta con sé le linee di basso semplici e impeccabili di Marco Fasolo, le sonorità africane di Adriano Viterbini alla chitarra e le linee vocali incastrate e sincopate di Alberto Ferrari.
Circa un’ora e mezza di goduria per me e Fizz che vi invitiamo ad ascoltarli sulle piattaforme online e vi lasciamo qui il link del singolo, ma soprattutto con vibra e vibrante soddisfazione vi incitiamo a vederli dal vivo.
Dal vivo conviene perché è come se sul palco comunicassero tra di loro, scambiandosi fracciatine musicali, divertendosi e facendo suonare lo strumento senza mai zittirlo ma giocando sulla dinamica più antica del forte-piano.
Nasce così una musica libera, non preparata nei minimi dettagli, mai troppo studiata. Di pancia e istintiva.
In chiusura, io e Fizz pensiamo che in questo periodo, dove tutta la musica è prodotta, contenuta e ritoccata, o meglio impacchettata per essere distribuita e venduta, come fosse uno smartphone, la scelta degli I hate my village risulta tremendamente calda, slegata dalle dinamiche del mercato, poco programmata e suonata bene dal vivo piuttosto che dalla playlist di spotify.
Vi baciamo, alla prossima!
Fizz&Fazz
P.s.
Ci siamo fiondati al banchetto delle t-shirt come dei bimbiminchia e abbiamo preso il vinile super Horror e la t-shirt con grafica fatta a mano dai musicisti.