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I vigneti liguri tra mare e montagna.

Per Mary Shelley Genova era

“una splendida città che si specchia nelle acque azzurre del Mediterraneo. Le rocce e i promontori, il cielo luminoso e gli allegri suoi vigneti erano il mio mondo…”

Son passati 200 anni da quel suo viaggio e i vitigni intorno a Genova quasi non ci sono più ma basta spingersi poco fuori dalla città per trovare piccole aree vitate affascinanti, minuscole aziende affacciate sul mare, terreni strappati alla montagna e tenute su con i classici muretti a secco.

Ma è tutta la regione che regala una enologia eroica per davvero.

I vini liguri sono figli del vento, di una storia antica che affascina chi ama davvero degustare una buona bottiglia, vini che sanno di poesia e bellezza, oltre che di profumi e una beva eccelsa. L’area di produzione più vicina a Genova è certamente quella della Doc Golfo del Tigullio – Portofino, i vitigni più conosciuti sono il Vermentino, la Bianchetta genovese, il Ciliegiolo, il Dolcetto, lo Scimiscià e Moscato bianco. Della Doc Val Polcevera è giusto segnalare la produzione di vini con i vitigni Vermentino, Bianchetta genovese, e Albarola.

A Genova un ristorante dove trovare il giusto abbinamento cibo/vino è certamente il Santamonica, una location bellissima, per andarci si scende verso la spiaggia in una stradina lungo Corso Italia, nel quartiere di Albaro: sia dalla sala interna sia dalla terrazza estiva, la vista abbraccia totalmente il mare. È da qui che infatti proviene la maggior parte delle materie prime del menù dove il crudo ha un posto d’onore. Ma è l’insieme della cucina che è convincente, consiglio il percorso “Noi”, 5 portate che sono la summa della loro proposta gastronomica. Da bere chiedete una bottiglia dell’azienda Cà du Ferrà, il Vermentino “Luccicante” è un portento, aromi di fiori di campo, camomilla, sentori fruttati di frutta bianca, la beva è sapida, armonica, persistente.

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