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L’emozione della fotografia, l’essenza dello sguardo.

Margaret Bourke-White Striscione sudafricano “Stop al terrore della polizia” durante un discorso nell’ambito della seconda riunione comunista 1950 Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock

Fino al prossimo 6 ottobre, CAMERA Centro Italiano per la fotografia ospita una mostra dedicata a una figura centrale della fotografia del XX secolo, l’americana Margaret Bourke-White. I 150 scatti esposti raccontano il lavoro, la sua vita straordinaria e molte delle pubblicazioni su quel grande giornale quale fu LIFE – di cui la mostra presenta una ricca selezione – superando con determinazione barriere e confini di genere. Margaret Bourke-White con i suoi scatti ha definito uno stile, un obiettivo curioso su un mondo in trasformazione, senza filtri né censure, una grande testimone dei grandi eventi della storia del ‘900.

Di estremo interesse è anche l’esposizione “Il giorno dopo la notte”, che fino al 21 luglio 2024, la Project Room di CAMERA dedica a Paolo Novelli, due cicli di lavoro del fotografo: “La notte non basta” e “Il giorno non basta”, realizzati fra 2011 e 2018, considerati centrali nell’evoluzione del suo linguaggio. Entrambe realizzate in analogico in un rigoroso bianco e nero, nel quale il processo di stampa assume un’importanza fondamentale, le due serie presentano sostanzialmente un unico soggetto, le finestre, coperte da persiane chiuse o murate, sulle facciate di edifici che non presentano alcuna caratteristica architettonica di particolare fascino. Le finestre qui vengono intese come una soglia, punto d’incontro tra dentro e fuori, luce e ombra.

Margaret Bourke-White Mohandas Karamchand Gandhi mentre legge vicino a un arcolaio nella sua casa di Pune Maharashtra, India, 1946 Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock