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Una grande mostra racconta la nascita dell’opera più famosa di Giuseppe Verdi

Fino al 5 giugno il Museo Egizio di Torino celebra i 150 anni della prima rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi, svoltasi in Egitto il 24 dicembre 1871 al Cairo e poi alla Scala di Milano l’8 febbraio 1872, con una mostra unica nel suo genere “Aida, figlia dei due mondi”.

Nel grande allestimento transmediale, curato dall’egittologo Enrico Ferraris e basato sul progetto scientifico del direttore Christian Greco, si viene proiettati direttamente dentro l’ambiente creativo e il clima culturale e politico che videro nascere la celebre opera, dalla sua genesi fino agli esiti successivi, gettando uno sguardo d’eccezione su un secolo “cruciale” come l’800.

Dallo scenario originale di “Aida” ai bozzetti di costumi, scenografie e gioielli, fino alle diverse stesure del libretto e degli spartiti di Verdi, sono ben 27 gli archivi e i musei di tutto il mondo da cui provengono i documenti e i reperti raccolti per raccontare la storia di uno dei massimi capolavori della musica lirica. Due le sezioni attraverso cui si sviluppa il percorso espositivo: nella prima trova spazio l’intuizione visionaria del committente, il viceré Ismail Pascià e dell’egittologo Auguste Mariette, artefice del primo museo di antichità Egizie al Cairo mentre nella seconda viene raccontato il cammino effettivo compiuto dall’Aida, da quando il nome stesso comparve nei vari carteggi fino al debutto ufficiale grazie anche all’aiuto di testimonianze inedite dell’Archivio di Stato di Parma, mostrate per la prima volta al pubblico.

La mostra è arricchita da eventi, podcast, videogame, pillole video, incontri e rassegne cinematografiche consultabili dal sito!

Direttore di Sugonews. Giornalista, scrittore, social media manager e organizzatore di eventi. Lavora per il mondo della comunicazione e con la scrittura a più livelli, sviluppando progetti per aziende, privati e enti pubblici.