Skip to main content

Sottosuono, l’incontro tra i collettivi artistici “Sintetica” e “Moth” è la dimostrazione che la scena underground torinese è più attiva che mai.

Se Flaubert fosse nato a Torino e avesse scritto oggi il suo Catalogo delle idee chic, in cui annotò le “sciocchezze” dei salotti, avrebbe senz’altro incluso la tendenza di alcuni nel sostenere che la scena underground torinese sia morta. Tuttavia, mi rammarica deludere i veterani dei vecchi murazzi e delle discoteche che furono ma più che morta direi che è diventata ancora più underground.

Molte realtà tengono viva questa tradizione, che conferisce alla città quell’aura mistico/psichedelica/ermetica che tanto ci affascina. Con eventi ed iniziative saturi di una carica innovativa non scontata, giovani collettivi artistici riaccendono quella luce che ci ricorda come ci sono sempre nuovi modi di fare arte alternativa e che Torino ne è la culla perfetta. L’evento Sottosuono, nato dall’incontro di Sintetica e Moth, è un esempio lampante. Nascosti nella surreale location di una lavanderia a gettoni, questi due collettivi creano un ponte tra letteratura e musica elettronica.

Sintetica è un cyber collective con sede a Torino, che organizza jam sessions di musica elettronica e installazioni audiovisive. Dalle prime serate in Conserveria Pastis, hanno incantato tutta la città con i loro set sperimentali, fino alle collaborazioni con realtà internazionali e con i Subsonica.

Moth è un collettivo artistico nato dall’incontro di cinque narratori che, come falene (in inglese moth) che si orientano con la luce lunare, adottano come bussola l’arte. L’intento del loro progetto è proprio quello di riportare il bello e il poetico al centro della vita dell’uomo. Per questo, da un anno organizzano eventi ed iniziative in collaborazione con enti del territorio e curano rubriche online su letteratura, cinema e teatro. Hanno recentemente partecipato al Salone del Libro OFF con la messa in scena di un’opera teatrale di loro produzione.

Dalla collaborazione dei due gruppi e dal tentativo di incontro tra musica elettronica e narrazione, nasce Sottosuono: una serata all’insegna dell’improvvisazione, per perdersi nell’altrove tra suono, parola e segno. Oltre ai collettivi, infatti, l’evento è accompagnato da una performance di live painting dell’artista iaiowski. “Un po’ in ricordo della Beat Generation, in cui poeti recitavano poesie sopra melodie jazz, all’epoca musica di rottura” come racconta Giacomo, uno dei fondatori di Moth.

I lineari vicoli sabaudi hanno preso a vibrare, perché Torino suona forte solo a chi sa udire. Il tessuto della cultura alternativa torinese è fitto di realtà sempre più interessanti che propongono un modo di vivere l’arte intimo e “sotto”. Sotto perchè nato dal basso, sotto perché va in profondità. Ed è forse proprio questo il nuovo corpo di quello che una volta si chiamava underground.

Per non perdervi i nuovi appuntamenti di Sottosuono ed altre iniziative dei collettivi, li trovate su Instagram come @sintetica_torino e @moth_produzioni.

Francesca studia Filosofia e scrive articoli e commenti sui suoi principali interessi, dall’ambito artistico-musicale a quello sociale.