il giovane Peter Paul Rubens (Siegen nel 1577 e Anversa 1640) venne in Italia per un viaggio di formazione che durò ben otto anni dal 1600 al 1608. In questo soggiorno l’artista fiammingo mise a frutto le sue doti di straordinario osservatore dell’arte e dell’architettura italiana. Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607, visitandola anche al seguito del Duca di Mantova presso cui ricopriva il ruolo di pittore di corte.

Ebbe rapporti diretti con i più ricchi e influenti aristocratici dell’oligarchia genovese che gli commissionarono ritratti e tele a soggetto religioso.

In mostra spiccano oltre 20 dipinti di Rubens, alcuni dei quali esposti per la prima volta in Italia, come il giovanile Autoritratto del 1604.

Il percorso rubensiano si può completare con le tele presenti in palazzi e chiese della città.

Il progetto della mostra nasce dall’ anniversario dei 400 anni della pubblicazione ad Anversa del celebre volume Palazzi di Genova (1622).

Oltre alla prima e alla seconda edizione del volume, disegni, incisioni, arazzi, arredi, volumi antichi, abiti, accessori femminili e gioielli consentono di ricostruire la grandiosità della Superba nel Secolo d’Oro, prima che la crisi dell’aristocrazia genovese diede inizio a un’inesorabile diaspora di capolavori verso le collezioni straniere.

L’appuntamento espositivo di Palazzo Ducale è affiancato da un progetto di grande rilievo, dal titolo Genova per Rubens. A Network. All’insegna di Rubens e del suo speciale rapporto con la città, sono coinvolte realtà pubbliche e private per un vero e proprio itinerario rubensiano, focus conoscitivi, appuntamenti culturali, aperture straordinarie, eventi collaterali e ulteriori progetti espositivi.