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Maggio 2022 non sarà un maggio qualunque e Torino non sarà una Torino qualunque.

Parafrasando il maestro della consolle Gigi D’Agostino, sarà un Maggio Violento, dove l’aggettivo in questione va inteso in senso puramente ritmico e musicale. EuroVision Song Contest, Giro d’Italia, Salone Internazionale del Libro e la riunione dei Ministri degli esteri del Consiglio d’Europa.

Non ti basta? Esclamerebbe un imbonitore televisivo, arringando torvo i suoi telespettatori.

Con gli tutti gli alberghi e gli AirBnB già sold out da tempo e i Maneskin che continuano a popolare gli incubi dei soloni della musica intorno alla città della Mole sta salendo un rumore di fondo che lentamente si sta facendo sempre più palpabile e pressante. Dopo essersi scrollata di dosso con grande fatica le coltri fredde di gennaio, a maggio Torino sarà a livello internazionale il the place to be.

Va da sé che l’evento in cima alle aspettative è quello che da Rotterdam atterrerà per la sua 66° edizione il 10, 12 e 14 maggio al PalaAlpitour per le esibizioni televisive e in Piazza Castello dove sarà allestito un palco con due torri per spettacoli dal vivo.

Si stima che la kermesse canora potrebbe raggiungere un picco di 600 milioni di spettatori, cosa che manco le Olimpiadi Invernali ci hanno fatto mai lontanamente sognare.

Che sia la volta buona che l’incremento dei flussi turistici si conservi più a lungo di quanto non sia stato finora? E che la spinta a cui l’Eurovision dovrebbe dare il via non si risolva nell’attuale mordi e fuggi, propagandosi invece come le onde che caratterizzano l’art theme della grande manifestazione ormai alle porte? Nell’attesa, come direbbero Damiano e soci, non possiamo fare altro che stare “zitti e buoni”.

Direttore di Sugonews. Giornalista, scrittore, social media manager e organizzatore di eventi. Lavora per il mondo della comunicazione e con la scrittura a più livelli, sviluppando progetti per aziende, privati e enti pubblici.